Da giorni guardo l'orizzonte
tinto d'azzurro,
che con rossastre nubi
ad allungarsi gradatamente
va lontano
fin dove i miei occhi
dal cuor guidati
arrivano.
E nell'attesa
la mia crescita io tocco;
e il mio avanzare orgoglioso
su fronde abbattute
con l'ascia affilata
da ore di studio
io vedo; e me vedo
quale araldo di idee
nel lento cammino
che la vita mi serba.
E nei lunghi silenzi,
ammassando programmi e desí,
librandomi in alto
su cime e verdi distese,
ho trovato un approdo
nell'etrusca e umbra città,
pedana di lancio
ai miei vent'anni di oggi.
Son qui pertanto
a salutare i luoghi,
il colle, i monti, il fiume
e le figure
che fanno corpo e capo
al mio paese.
Ville Dicembre 1946