Nell'aria fredda
scende lentamente il buio
accompagnato dal belar del gregge
che all'ovile
allegramente torna
quando è sera.
Ed io son qui ad aspettar la notte
per rilanciar lontano
i miei pensieri,
fissando il guardo
sull'imbrunite alture,
quali muraglie della mia prigione.
E pigramente vado
ad ascoltar la radio
che ha messo in onda musica bellissima.
Ma presto vien trasmesso
un Bollettino
di bombardamenti e morti
in più città.
Mi porto a riguardare i monti
che nella notte
son fantasmi neri,
e piango.
Ville Marzo 1943