Il colle,- dove la luna e il sole
giovinetto attendevo
nelle belle stagioni
al plenilunio
o all'alba di una giornata infuocata,-
lo rivedo sovente
nei miei saporosi silenzi.
E ombre mobili.
Auree o argentee
sulla china cosparsa di mandorli e querce,
al notturno canto di un gufo
o di garruli uccelli al mattino,
mi suscitano pensieri
che affondano
nel profondo mare della vita.
Ville Agosto 1975